Salute orale

CON L’ESPRESSIONE SALUTE ORALE SI INTENDE BEN PIÙ DELLA SEMPLICE ASSENZA DI PATOLOGIE, SI FA RIFERIMENTO ALLE IMPLICAZIONI POSITIVE CHE UNA BOCCA SANA HA SULLA SALUTE GENERALE DELL’ORGANISMO.

È possibile trovare una connessione tra patologie orali e disturbi posturali, sofferenze cardiovascolari o dolori muscolari e articolari. A queste si aggiungono le implicazioni sociali oltre le funzioni meccaniche della bocca: una bocca non in salute – ad esempio un dente rotto o un ricorrente disturbo di alitosi – riduce il buonumore o la propensione al sorriso e al dialogo, minando la fiducia personale e limitando le relazioni sociali.

Il nodo cruciale per la salute della bocca è uno stile di vita fondato su igiene e buona nutrizione, che limitino quanto più possibile gli effetti negativi dei batteri che si sviluppano naturalmente nella placca.

Uno stile di vita non sano e l’assenza di routine e abitudini di prevenzione, accelerano la formazione di carie e numerose patologie orali, fino ad arrivare alla perdita dei denti e ad effetti negativi sul resto dell’organismo.

Le malattie parodontali sono tutte inquadrabili in termini clinici con grande precisione, e attribuite a cause note

Placca batterica

Si forma già dopo pochissimo tempo dallo spazzolamento dei denti, grazie alla formazione di una "pellicola acquisita" che viene rapidamente colonizzata dai batteri. È più facile che si accumuli in zone che sfuggono alle manovre di igiene orale, come i colletti dei denti, le parti più posteriori della bocca, attorno ai brackets sotto i fili di ortodonzia, negli spazi interdentali, sulla lingua. La placca causa nell'immediato cattivo odore, sapore amarostico, sensazione di bocca "impastata"; se trascurata a lungo può "maturare" ed evolvere o verso un'acidificazione irreversibile dei tessuti duri del dente che apre la strada verso la carie, oppure evolvere in tartaro e generare possibili conseguenze parodontali. Pur sembrando innocua, pensa che 1mm³ di placca contiene quasi 300 milioni di batteri!

Malocclusione

Si definisce occlusione dentale il rapporto di chiusura tra l'arcata superiore ed inferiore. Alla base di una corretta occlusione sono concatenati tanti aspetti: estetici, funzionali, posturali, fonatori, deglutitori, digestivi. Se i rapporti tra le arcate dentarie o le basi scheletriche sono sbagliati si parla di "malocclusione" dentale, scheletrica o mista, e possono riconoscere una causa genetica, oppure più semplicemente un comportamento scorretto, come "l'ingenua" suzione del pollice di un infante.

Traumi meccanici

Un dente può subire un trauma meccanico ripetuto per esempio se il paziente ha una disfunzione tipo il serramento o il bruxismo, oppure se non si trova nella sua posizione corretta. Questa condizione non fisiologica può essere "sopportata" dal dente e dal legamento parodontale che lo sostiene, così come può arrivare un "punto di rottura" che porterà al dolore del dente, all' abrasione dello smalto, alla mobilità. Tutto dipende dalla suscettibilità dell'ospite, dai fattori ambientali e da quelli comportamentali.

Lesioni precancerose

Le lesioni precancerose del cavo orale sono aree circoscritte della mucosa orale su cui si instaurano variazioni cellulari macro e microscopiche. Comprendono la leucoplachia, la eritroplachia, la leucoplachia verrucosa, il lichen, la cheilite attinica, le displasie, la candidosi cronica iperplastica. Se si notano macchie rosse o biancastre sulle mucose o sulle labbra che non regrediscono nel giro di pochi giorni occorre riferirlo al proprio specialista di fiducia. Grazie a opportuni test rapidi è possibile una diagnosi precoce attraverso un semplice risciacquo prolungato, in modo veloce e non invasivo oltre che indolore.

Sono principalmente tre i fattori da valutare nella diagnosi di una patologia parodontale:

  • suscettibilità dell’ospite
  • fattori ambientali
  • fattori comportamentali.

Molte di queste possono essere evitate adottando i seguenti accorgimenti.

Igiene

La pulizia dei denti si sviluppa in almeno tre appuntamenti quotidiani, ovvero dopo i pasti principali, e prevede lo spazzolamento dei denti, accurato e profondo, sulle tre facce del dente raggiungibili dalle setole; la faccia linguale anteriore, la vestibolare posteriore e la masticatoria superiore. Il filo interdentale, da utilizzare una volta al giorno, completa il processo di pulizia intervenendo sulla placca e i residui di cibo che si annidano tra le facce laterali di contatto. L’uso di collutorio da solo non è sufficiente, ma completa efficacemente la pulizia, lasciando il cavo orale fresco e gradevole. È importante completare la propria igiene orale pulendo il dorso della lingua ed i suoi bordi.

Cibo

All'apice della piramide odonto-alimentare troviamo merendine, dolciumi, zuccheri, caramelle, sostanze altamente cariogene che aumentano la formazione di un ph acido nella bocca che facilita la formazione di carie. Cibi cariostatici, cioè neutri invece sono il pesce le carni le verdure, le uova. anticariogeni sono invece cibi da consumare preferibilmente crudi quali la frutta o la verdura che con l'azione meccanica aiutano la rimozione della placca batterica e stimolano la produzione di saliva (che "deterge già mentre si mastica) oppure i latticini che grazie alla presenza del calcio aumentano la possibilità di utilizzo di questo minerale.

Fumo e alcool

La combustione della nicotina è responsabile della variazione del naturale colore dei denti, gli altri agenti chimici presenti nella sigaretta contribuiscono al deterioramento dei tessuti della bocca. È errato credere che l’alcol corroda i denti, piuttosto gli effetti negativi andrebbero attribuiti agli zuccheri e alle sostanze acide presenti nelle bevande alcoliche, che corrodono lo smalto rendendo i denti più esposti agli agenti batterici. Le mucose tendono a seccarsi, favorendo l’insorgere di infezioni e lesioni. Infine i pigmenti di vino rosso e birre scure possono macchiare i denti.

Visite periodiche

Un consulto periodico di uno specialista ha l’immediato effetto positivo di generare consapevolezza e cura di sè. È inoltre più semplice riconoscere precocemente eventuali patologie o processi degenerativi. Gengive arrossate e gonfie, sanguinamento e dolore possono essere i segnali che inducono a rivolgersi ad un medico, alla ricerca di trattamenti di igiene e terapie

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